Il volley è uno sport in costante crescita in Italia per quanto riguarda il numero di appassionati e tesserati. Vavel Italia offre in esclusiva per i suoi lettori un'intervista a Maurizio Colantoni, il telecronista di Raisport della pallavolo. Verranno affrontate molte tematiche legate al volley, che sono state oggetto di discussione in queste ultime settimane oppure lo saranno nei prossimi mesi.

Partiamo dall’argento olimpico ottenuto dalla nazionale maschile. E’ più giusto parlare di risultato di prestigio per la nostra pallavolo, considerando il percorso per raggiungerla oppure lasciarsi andare alla delusione, parlando di grande occasione sprecata, contro la versione più debole del Brasile, rispetto ad altre che hanno trionfato in passato?

"La delusione c'é perche' questo era un oro alla portata dell'Italia vista a Rio2016. E stata la nazionale piu costante del torneo olimpico, quella che ha mostrato compattezza e gioco migliore. Si e' persa in finle, del resto non con un nazionale a caso, tra l'altro davanti alla bolgia del pubblico del Maracanazinho. Alla fine pero', scesa l'adrenalina, la nostra nazionale si é presa ancora una medaglia, l'argento, ai Giochi Olimpici. Non é una cosa per tutti".

La spedizione della nazionale femminile a Rio de Janeiro purtroppo non è andata bene. Che cosa bisogna fare per non sciupare il quadriennio olimpico che ci porterà a Tokyo 2020?

"Ripartire sfruttando il grande potenziale che c'e e arriva dal Club Italia, ma con un grande allenatore. Bisogna fare in fretta: 4 anni non sono molti".

Qual è la sua opinione sul doppio incarico: allenatore di club e nazionale?

"Assolutamente d'accordo con il doppio incarico. gli allenatori sono dei professionisti. Il caso di Giovanni Guidetti é lampante".

Parlando di Superlega maschile, la Supercoppa italiana ci ha offerto una Modena che non ha alcuna intenzione di abdicare dal suo trono di regina del volley nel nostro paese, puntando pure alla Champions League. Qual è la distanza tra i gialloblu emiliani e le altre squadre? Che campionato vedremo?

L'Azimut Modena cerca di scardinare il muro della Revivre Milano. Foto di Ilaria Baldoin per Vavel Italia
L'Azimut Modena cerca di scardinare il muro della Revivre Milano. Foto di Ilaria Baldoin per Vavel Italia

"Modena non é la formazione favorita anche se é partita benissimo con la SuperCoppa. E' tra le squadre che possono vincere sicuramente. Vedo un terzetto: con Modena, Perugia e Civitanova. Poi Trento e Verona".

Restando ancora sulla Superlega maschile fa scalpore il caso di Milano che è costretta a giocare le proprie gare casalinghe a Busto Arsizio (VA), causa il PalaLido non ancora pronto. E’ davvero così difficile fare pallavolo di alto livello nelle grandi metropoli?

La Revivre Milano entra in campo prima di affrontare l'Azimut Modena in Superlega maschile. Foto di Ilaria Baldoin per Vavel Italia
La Revivre Milano entra in campo prima di affrontare l'Azimut Modena in Superlega maschile. Foto di Ilaria Baldoin per Vavel Italia


"Sì e lo sara sempre. il calcio, ahimé, ha ancora la priorità. Per Milano pero' andra bene, Busto é una grandissima piazza per il volley,  20 minuti da Milano".

Che campionato femminile vedremo? Sarà più o meno combattuto rispetto al passato?

"Ancora di piu'. Tutte si sono rinforzate. Sono arrivate grandi campionesse, alcune sono tornate in Italia. Cambio di casacche per molte italiane, per trovare nuovi stimoli e giovani veramente interessanti. Sara' una grande stagione".

Passiamo ai prossimi Mondiali di volley per club maschile e femminile. Quali reali possibilità hanno rispettivamente Diatec Trentino e Pomì Casalmaggiore di portare a casa i trofei?

"Grandi avversarie, tra le piu forti al mondo. Sara' durissima, ma Pomi' e Trento possono essere la sorpresa".

Quali ricadute potrà avere l’argento olimpico conquistato da Nicolai e Lupo per il movimento italiano del beach volley?

"Speriamo che sia trainante la prima medaglia storica. Bisognera' fare un grande lavoro di promozione, cosa che si dovra fare anche nelle societa', e in parte viene già fatto, per portare i ragazzini ad avvicinarsi alla sabbia".

A che punto siamo con la valorizzazione del sitting volley nel nostro paese rispetto ad altri nel mondo? Che cosa manca per realizzare uno sport senza barriere?

"Siamo ancora indietro, anche se da Londra, 4 anni fa, si é fatto un pochino. Sono partite le nazionali, ma finche' non partira' un vero movimento, insomma i campionati, il sitting non avra grande futuro. Un futuro che deve essere indirizzato su campionati che in campo vedano piu' giocatori con disabilita' che normodotati, anche se il sitting rimane una disciplina free".

La Rai ha fatto e sta facendo tanto per la pallavolo. Secondo lei il volley viene valorizzato per come merita nei mass media oppure si potrebbe fare di più?

"Va bene così, in proporzione ad altri sport trasmette tantissime ore con due campionti in esclusiva, il mondiale x club femminile, le nazionali ed ora una trasmissione da me curata e condotta ogni lunedi su Raisport, "Oltre la Rete".

La pallavolo secondo lei va bene con le regole attuali oppure cosa eventualmente cambierebbe?
"Tolti i tecnici  (timeout, ndr) e inserito il videocheck credo che sia la situazione ottimale".

Quali sono, considerando la pallavolo dalle origini ai giorni nostri, i suoi starting six ideali al maschile e al femminile?

"Difficile, sono tanti i giocatori forti. Senza tornare indietro nel tempo, mi baso su chi é in attivita'. Nel maschile Giannelli Atanasievic Juantorena Zaytsev Simon Birarelli Rossini. Nel femminile Ognienovic Sheilla Chirichella Thaisa Kosheleva Del Core De Gennaro. Le scelte, un po' per bravura, simpatia e amicizia personale...".

Chiudiamo con l’ultima domanda. Cosa vuole dire ai lettori di Vavel Italia che ancora non conoscono la pallavolo, per convincerli a guardare per la prima volta una partita di pallavolo, recandosi ad un palazzetto?

"È lo sport differente, che non ha paragoni con nulla. È uno spettacolo puro, dentro e fuori dal campo. Una grande famiglia che vuole lo spettacolo ma che allo stesso tempo tiene alla forma. Il rispetto prima di tutto, tra giocatori, tra il pubblico che nei palazzetti arriva con le famiglie e tanti bambini. Non si litiga, si fanno selfie, si firmano autografi, ci si abbraccia al di la del risultato, insomma una disciplina da prendere da esempio in un mondo, anche quello sportivo, vermente esagerato, sopra le righe. Evviva il volley".

Vavel Italia ringrazia Maurizio Colantoni per la sua cortesia e disponibilità.